I meccanismi e le cause che guidano lo sviluppo del Lipedema non sono, ad oggi, ancora chiari e restano oggetto di studio di molte associazioni scientifiche internazionali.
Di recente è stata individuata una mutazione genetica, in una famiglia affetta da lipedema primario non sindromico, del gene Aldo-Keto Reductase 1C1 (AKR1C1), enzima responsabile dell’inattivazione dell’ormone femminile con un aumento della deposizione di grasso sottocutaneo nei portatori della variante. (Michelini et al., 2020- Aldo-Keto Reductase 1C1 (AKR1C1) as the First Mutated Gene in a Family with Nonsyndromic Primary Lipedema).
Questo studio suggerisce che, nella crescita e progressione del lipedema, svolgono un ruolo significativo le predisposizioni genetiche (Centro di ricerca Università Politecnica delle Marche Prof. Cinti, et al.,2020). Nel complesso, il tessuto adiposo della zona affetta da lipedema presenta evidenti anomalie rispetto al tessuto adiposo sano, è costituito, in parte, da cellule adipose ipertrofiche, ossia con notevole accumulo lipidico. Da sottolineare che, tale ipertrofia cellulare, non è associata ad un aumento di Body Mass Index (BMI) come ci si dovrebbe aspettare in caso di Obesità, perché di fatto, per la semplicità di calcolo dell’BMI non è un indicatore in grado di distinguere variazioni del peso dovute all'accumulo, alla distribuzione e soprattutto alle diverse tipologie di grasso corporeo. Inoltre, questi tessuti adiposi ipertrofici appaiono notevolmente infiammati in quanto infiltrati da numerosi macrofagi (cellule infiammatorie con capacità fagocitaria), nell’ambiente intercellulare sono presenti numerose fibre collagene ed elastiche, rispondono molto scarsamente a regimi dietologici e all’esercizio fisico (Cinti et al., 2005).
Tra i meccanismi responsabili della crescita e progressione della malattia si riserva particolare attenzione a:
- coinvolgimento ormonale;
- alterazioni di vasi sanguigni e dei meccanismi di creazione di nuovi (vasi sanguigni), che potrebbero essere strettamente correlati con i fenomeni di adipogenesi (Cinti, 2018; Tran et al., 2012);
- distribuzione e caratterizzazione dei nervi sensitivi e vegetativi, inevitabilmente coinvolti nell’insorgenza delle sindromi dolorose.
Il Lipedema è una malattia cronica, le sue comorbilità includono ansia, depressione e dolore, frequente formazione di ematomi a basso impatto energetico, una correlazione tra disturbo dell'umore e deposizione di grasso sottocutaneo che può essere estremamente doloroso e difficile da perdere attraverso la dieta o l’esercizio fisico. Il grasso fibrotico non si riduce in maniera significativa nemmeno dopo la chirurgia bariatrica.
Una approfondita conoscenza della patologia Lipedemica, il riconoscimento delle cause che determinano le alterazioni strutturali dei tessuti e dei processi istopatologici permetterà di ottenere specifici obiettivi terapeutici. Considerando le premesse fatte, guidate dagli studi scientifici, è chiaro che nel Lipedema, associato o meno alla Obesità, è indicato e necessario un approccio fisioterapico precoce per un Trattamento Decongestivo Complesso appropriato, dettagliato e personalizzato, per ridurre la sintomatologia clinica, migliorare l’aspetto estetico e psicologico, recuperare le abilità fisiche del paziente (Lymphology 41 (2008) 161-166 G. Szolnoky, et al.)